Esistono svariate tipologie di cefalee. Quando l’eziologia della cefalea è di origine meccanica, ossia dipende da un alterato funzionamento delle vertebre cervicali, prende il nome di cefalea cervicogenica. Essa, spesso, è accompagnata anche da dolori sulla parte superiore del collo, sulla nuca, sulle zone temporali del cranio fino alle orbite oculari.
In tutti i casi di cefalee cervicogeniche, la terapia farmacologica antiinfiammatoria è esclusivamente di tipo palliativo. Tende cioè ad alleviare i sintomi senza però curarne le cause. Infatti chi soffre di questo tipo di cefalea è costretto a fare un uso periodico di farmaci, poiché i sintomi tendono a ritornare allo svanire dell’effetto del medicinale.
Altre terapie non farmacologiche, tipo massaggi, tecarterapia, tens, ultrasuoni, mobilizzazioni ecc. aiutano solo temporaneamente, perché anche in questi casi non entrano nel cuore del problema, che risiede nella colonna vertebrale.
L’approccio chiropratico a questo tipo di disturbo agisce invece sulla sua causa, non solo sul sintomo. Dopo una scrupolosa valutazione da parte del chiropratico sul tipo di cefalea che lamenta il paziente, qualora si tratti di cefalea cervicogenica, il chiropratico interviene con una serie di aggiustamenti vertebrali sulla zona disfunzionale della colonna, ripristinandone il fisiologico movimento. Rimuovendo la causa del dolore, anche i muscoli che si inseriscono alla base del cranio e lungo la cervicale si decontraggono, favorendone la scomparsa.
Studi scientifici sull’efficacia delle cure chiropratiche su cefalee cervicogeniche sono presenti già da tempo1, 2. Ma negli ultimi anni, la ricerca sta mostrando come anche per l’emicrania la chiropratica può assumere un comprovato ruolo terapeutico3, 4, 5.
5 o 6 sedute generalmente sono sufficienti per avere i primi risultati, se trattasi di cefalee cervicogeniche. Per cefalee di origine emicranica, i casi sono da valutare singolarmente.
In seguito, una terapia di mantenimento ausiliaria, aiuta molto a mantenere lo stato di benessere raggiunto. A volte, in casi particolari, possono essere consigliati specifici esercizi riabilitativi da eseguirsi a casa o in palestra.