Con questo termine si indica un dolore più o meno localizzato al collo che può irradiare fino alle spalle e alla testa. Milioni di persone ne soffrono1. Nelle forme anche non avanzate, soprattutto se accompagnata da mal di testa, la cervicalgia ha un forte impatto negativo sula qualità della vita e le relazioni sociali delle persone che ne soffrono2, con dolori pressoché costanti o alternati da periodi asintomatici.
Molte delle persone che si rivolgono al CCM si sono già sottoposte ad uno svariato numero di terapie, con risultati scarsi o nulli, iniziando dalla terapia farmacologica.
Questo perché nella stragrande maggioranza dei casi viene curato il sintomo e non la causa, che risiede in un deficitario funzionamento della colonna vertebrale e, come conseguenza, dei muscoli che la controllano.
Altre terapie non farmacologiche, tipo massaggi, tecarterapia, tens, ultrasuoni, mobilizzazioni ecc. aiutano solo temporaneamente, perché anche in questi casi non entrano nel cuore del problema, che risiede nella colonna vertebrale.
Sempre più studi scientifici stanno dimostrando l’efficacia e la sicurezza della chiropratica per questo tipo di disturbo3, in particolare tra la popolazione anziana. Infatti, recenti sperimentazioni cliniche condotte in Nuova Zelanda nel 2016 e pubblicate sul Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics4, stanno dimostrando come il gruppo affetto da dolori alla cervicale, con o senza mal di testa, sia a rischio di cadute 3 volte più alto della stessa popolazione senza dolori. Gli studi hanno anche dimostrato come dopo 12 settimane di trattamenti chiropratici, il gruppo curato con la chiropratica ha acquistato una maggiore coordinazione, equilibrio, e prontezza di riflessi nel reagire a potenziali rischi di caduta
Il motivo è da attribuirsi ad una alterata comunicazione tra la colonna vertebrale e il cervello4.
Tra la base del nostro cranio e le prime vertebre cervicali si inseriscono dei piccoli muscoli spinali ricchi di propriocettori. La loro funzione è quella di trasmettere al cervello informazioni sui movimenti della testa nello spazio, hanno legami con l’organo vestibolare, partecipano alla coordinazione oculo motoria e a quella dei movimenti del corpo in generale5, 6. In presenza di uno o più segmenti cervicali disfunzionali, tali muscoli non trasmettono i messaggi sopradescritti nella maniera corretta e il cervello, di conseguenza, risponde in maniera inappropriata agli stimoli esterni.
Il chiropratico, dopo aver visitato il paziente e appurato l’origine del disturbo, interviene con una serie di specifici aggiustamenti vertebrali, atti a rimuovere le tensioni e i disequilibri che si sono generati nella colonna e nei muscoli adiacenti ad essa, ripristinando così il corretto flusso di informazioni tra il corpo ed il cervello. È un po’ come riaccendere il computer dopo un aggiornamento del software.
Di frequente viene riportato dai pazienti trattati presso il CCM anche un miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della vista e della propriocezione.
Nel giro di 5 o 6 sedute, l’85% dei pazienti che assumono farmaci antidolorifici e antivertiginosi riescono a sospendere i farmaci e con una opportuna terapia di mantenimento nel giro di poche settimane riprendono una vita sociale normale. A volte, in casi particolari, possono essere consigliati specifici esercizi di riabilitazione da eseguirsi a casa o in palestra.